Tra le tante attività extra Rai che Mike ha svolto tra gli anni cinquanta e sessanta, una colpisce particolarmente perché rientra in uno degli “immaginari condivisi” di quegli anni: il fotoromanzo. Si tratta di un’invenzione tutta italiana: dopo che nel 1946 i fratelli Del Duca lanciano “Grand Hotel”, dove le storie piene di passione sono tutte disegnate a fumetti, un editore romano, Giorgio Camis De Fonseca, su un’idea del giornalista Stefano Reda, pubblica il primo numero di “Il mio sogno” l’8 maggio 1947, “settimanale di romanzi d’amore a fotogrammi”. Due settimane dopo, il 25 maggio, Arnoldo Mondadori lancia “Bolero film”, diretto da Luciano Pedrocchi, dove la parola “fotoromanzo” compare in copertina. Nel 1958 “Bolero film” viene letto ogni settimana da due milioni di lettori, per tre quarti lettrici. Mike viene chiamato da Pedrocchi per prendere parte, nel ruolo di sé stesso (come già avvenuto al cinema) ad alcune storie a puntate: è il 1959 e Mike, tra Lascia o raddoppia? e Campanile sera, è il presentatore più popolare della TV, che ha già superato il milione di abbonati. Le trame di queste storie sono tutte un programma: Il sole tornerà sulla neve (1959) ambientato a Cervinia; Addio, zio Mike (1960), in cui Mike è il beniamino di un bambino conteso tra i genitori; Terra ingrata (1960), storia di gangster a cui prende parte Mario Valdemarin, campione di Lascia o raddoppia?, in seguito attore; Ore 14: a voi Soldana (1960), dove Mike riesce, via collegamento TV, a scorgere un’aggressione e farsi detective; Una mano per chi soffre (1961), che vede Mike aiutare una ragazza madre, interpretata da Moira Orfei; La madre bella (1961), dove una ragazza cerca di concupire il divo Mike, troppo furbo per cascarci…