A dieci anni dalla scomparsa del popolare presentatore, una mostra ne ricorda alcuni aspetti poco conosciuti legati al suo impegno nel campo della solidarietà.
“Se non ci fosse stato Mike Bongiorno?”, questo è il sottotitolo che ci sembra più appropriato per la mostra che verrà inaugurata domenica 8 settembre alle ore 17,30, presso la Rocca Palatina Palazzo Pacchielli Bosoni della fondazione Postumia a Gazoldo Degli Ippoliti, in occasione del decennale della scomparsa del popolare conduttore televisivo. Se non ci fosse stato Mike Bongiorno, certe iniziative umanitarie, probabilmente non sarebbero mai state fatte, ed è proprio questo il taglio che l’ideatore della mostra, Gianni Bellesia, per oltre trent’anni fotografo di studio del popolare presentatore, ha voluto dare alla iniziativa. Se non ci fosse stato Mike Bongiorno il fotografo mantovano non avrebbe mai potuto realizzare tantissimi progetti umanitari piccoli o grandi, in giro per il mondo, tramite la realizzazione di calendari fotografici, che il presentatore mostrava nelle sue trasmissioni. Se non ci fosse stato Mike Bongiorno il frate cappuccino Padre Sebastiano Bernardini, nel lontano 1986, non avrebbe potuto partecipare al quiz di allora, Pentatlon, e, con la cospicua vincita, realizzare un centro per l’assistenza ai disabili e molto altro. Se non ci fosse stato Mike forse, a metà degli anni cinquanta, la televisione in Italia, probabilmente non sarebbe mai nata, e sarebbe arrivata forse molto dopo. L’esposizione non ha la presunzione di raccontare la lunghissima carriera professionale di Mike, ma ne sviluppa un aspetto, forse poco conosciuto che era per l’appunto quello di aver contribuito a sviluppare questi progetti umanitari. Grazie alla collaborazione con la famiglia Bongiorno, in particolare con il figlio Nicolò che ha pubblicato la biografia più emozionante di Mike Bongiorno, è stato possibile aggiungere alla già nutrita collezione di documenti e cimeli storici del conduttore, di proprietà del fotografo, molto materiale della storia professionale del padre, molte foto storiche, e oggetti personali come la mitica cartellina con la quale il conduttore presentava uno dei suoi inimitabili quiz. Alla inaugurazione dell’otto settembre, che coincide proprio con la data della scomparsa, sono stati approntati tutta una serie di momenti molto suggestivi: ci saranno collegamenti telefonici e video, con alcuni personaggi che hanno lavorato con Mike, come Il signor No, Ludovico Peregrini, verrà proiettato anche una breve intervista fatta proprio a Frate Sebastiano Bernardini, coma già detto più su, uno dei concorrenti storici dei quiz più recenti di Mike Bongiorno, che, grazie alla sua partecipazione e vincita al Quiz Pentathlon della fine degli anni ottanta, partecipazione suggerita dello stesso fotografo Bellesia, ha realizzato tutta una serie di iniziative umanitarie, come il su citato centro per disabili, e successivamente una struttura per anziani, e ultima in ordine di tempo, l’dea non ancora attuata, di una struttura , “Dopo di noi”, per l’assistenza ai disabili, una volte deceduti i genitori. Come spesso ha sottolineato il frate, tutto è stato possibile grazie proprio alla sua partecipazione ai quiz di Mike Bongiorno, e alla mano protettrice della Divina Provvidenza. Si parlerà anche di cosa, a livello umanitario, nel nome di Mike è stato fatto, dopo la sua morte, grazie alla sua Fondazione, che proprio dopo il sisma del 2012, nel paese terremotato di Moglia, dove vive il fotografo ideatore di questa mostra, Nicolò Bongiorno ha realizzato con il primo progetto della “Scuola dell’Allegria”. Fra gli oggetti che saranno esposti, vi sono molte riviste della fine degli anni cinquanta con le copertine dedicate al conduttore televisivo. Grazie alla presenza della statua di cera di Mike giovane e di Totò, provenienti dal museo delle cere della stazione centrale di Milano, e donate alla fondazione Postumia dove viene allestita la mostra, verrà ricostruita una scena del famoso film: “Totò lascia o raddoppia?” del 1956. Ovviamente non mancheranno fotografie, tantissime fotografie, che racconteranno il personaggio Mike da quando era piccolo fino agli ultimi anni. Ci saranno i calendari umanitari realizzati dal fotografo Mantovano Gianni Bellesia, presentati in televisione da Mike Bongiorno, le famose scatole dei suoi giochi, alcuni pupazzi famosi come Pasqualino settebellezze, che veniva regalato ai concorrenti del Quiz RAI Flash della seconda metà degli anni settanta, ed il bozzetto in gesso di un progetto per la realizzazione di un simpatico pupazzo con le sembianze di Mike ai tempi di Telemike. Nella scenografia della esposizione non poteva mancare un grande televisore anni cinquanta con il tubo catodico con l’immagine di un Mike di quegli anni. Poi ci saranno anche due vecchie radio che diffonderanno la voce del conduttore con in sottofondo alcuni dei brani musicali a lui tanto cari come, “Moonlight Serenade”, o la struggente “Amapola”, che Mike Bongiorno aveva imparato a memoria quando era in carcere a San Vittore, perchè la cantava continuamente un suo vicino di cella.. Molte delle fotografie esposte saranno dotate di un QR CODE, attraverso il quale sarà possibile in tempo reale rivedere con il proprio telefonino, spezzoni di quiz inerenti al soggetto dell’immagine. Come sottolineato dal presidente della Associazione Postumia, Nanni Rossi, nel corso della presentazione dell’evento dell’8 settembre, sarà presente anche un gruppo musicale composto dal soprano Luana Caracciolo, e dal pianista Ruben Ferrari, che intercaleranno gli interventi con brani dell’epoca della venuta in Italia di Mike Bongiorno, alla fine della seconda guerra mondiale, come la già citata “Moonlight Serenade” di Glen Miller e molti altri. La mostra rimarrà visibile per tutto il mese di settembre e buona parte anche d’ottobre. Nel corso di questo tempo sono previste conferenze ed incontri riguardanti la storia della televisione, con la presentazione di libri e personaggi dello spettacolo. Fra questi eventi, ve ne sarà anche uno molto interessante dove la figlia di una concorrente di (Lascia o Raddoppia? ) del 1954 racconterà, con giornali d’epoca, cosa significava per quegli anni, partecipare ad un quiz televisivo.
Sponsor della manifestazione: Autosi di Marmirolo, Consorzio mantovano del Parmigiano Reggiano, Studio fotografico Bellesia Moglia.
Gianni Bellesia