Lo sguardo inedito di Alfredo Betrò sul dietro le quinte della miniserie RAI “Mike”
È stata inaugurata la mostra fotografica di Alfredo Betrò, direttore della fotografia della miniserie RAI dedicata alla vita di Mike Bongiorno, recentemente andata in onda in prima serata. La mostra espone venti scatti in bianco e nero, realizzati con una Leica M9 e un solo obiettivo da 35mm, che raccontano con intensità ed eleganza la magia silenziosa del set e l’allestimento delle storiche trasmissioni televisive che hanno segnato un’epoca.
Nata da un’idea del regista Giuseppe Bonito, appassionato di fotografia, la serie di immagini rappresenta un viaggio visivo intimo e sospeso, dove ogni scatto cattura un frammento di tempo, restituendo al pubblico il fascino di una televisione che fu. Betrò, alla sua prima esperienza con una macchina a telemetro, ha abbracciato una nuova forma di narrazione visiva, più libera e personale, trasformando l’osservazione tecnica in puro racconto.
La mostra è accompagnata da un testo introduttivo firmato da Bruno Gambarotta, consulente storico per la miniserie, che descrive l’opera di Betrò come un “doppio salto mortale visivo”: le fotografie, infatti, non solo documentano il dietro le quinte del film, ma rievocano a loro volta la ricostruzione dei set delle storiche trasmissioni di Mike, in una doppia finzione che diventa poesia visiva. Le antiche telecamere, i microfoni, le luci e gli arredi d’epoca – provenienti dal Museo della Radio e della Televisione – tornano protagonisti, non più solo strumenti di scena ma veri e propri personaggi.
Come sottolinea lo stesso Betrò, questa esperienza fotografica è stata anche un ritorno alle origini del mestiere: la luce, la composizione, la scelta del momento. Una fotografia “fissa” che nasce all’interno della “fotografia in movimento”, quella cinematografica, e che restituisce emozione e memoria.

